Dovrebbe avvenire al più presto. Il futuro è già oggi, domani. Dopodomani potrebbe essere già tardi. Sogno una nuova consapevolezza che cambi le coscienze. Non bisogna rimandare sempre, ma agire subito e presto. Con sensibilità, equilibrio e intelligenza. La pandemia è stata devastante. Ne stiamo lentamente uscendo. Cerchiamo, allora, di ricalibrare questa consapevolezza. I mesi scorsi sono stati pesanti, duri, difficili.
Voglio “fotografare” il momento attuale, aggiornato alla prima decade di giugno (il giornale è in stampa). Un breve ma significativo riepilogo della situazione epidemiologica nel Nisseno. I dati del contagio, il piano vaccinale. Numeri che raccontano. Ci fanno capire il quadro sanitario del nostro territorio. Penso che sia bassa la possibilità di una recrudescenza dell’epidemia, però bisogna stare attenti ed essere prudenti sino allo spasimo. Vivere sì, ma con buonsenso.
Nel corso dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, nel Nisseno si sono registrate oltre undicimila guarigioni. Complessivamente, vi sono state circa 230 vittime. Gela ha il triste primato delle infezioni. Secondo i dati dell’Asp di Caltanissetta, sono state 4.044. Poi c’è il capoluogo con 2.564 casi positivi. A ruota, Niscemi. Con 1.453. Dall’inizio dell’epidemia, nel nostro territorio provinciale si sono registrati più di 11.500 casi.
In questo “podio” al negativo, poi ci sono San Cataldo con 812, Riesi 507, Mazzarino 413, Mussomeli 333. Ed ancora: Serradifalco con 262, Sommatino 128, Santa Caterina Villarmosa 107, Butera 99. E in ordine sparso, gli altri numeri più significativi riguardano: 48 casi a Campofranco, dall’inizio dell’emergenza sanitaria; 78 a Delia, 87 a Montedoro, 73 a Marianopoli. Il comune che ha fatto registrare il minor numero di contagi è Sutera con quattro infezioni.
Per quanto concerne i decessi, il tributo più alto l’ha fatto registrare Gela con 76 vittime. Poi c’è Caltanissetta con 43 e Niscemi con 25. Rispetta la graduatoria delle infezioni, sostanzialmente. Per l’elevato numero di casi positivi. Quindici decessi sono stati certificati a San Cataldo, sei a Riesi, cinque a Serradifalco, tre a Montedoro. Solo per citarne qualcuno.
Lentamente, si intravede lo spiraglio della normalità. Per il calo del contagio, per l’incremento delle vaccinazioni e per il clima, caldo, favorevole a dare una spallata a questo maledetto virus. Una mano la dà il piano vaccinale. I vaccini in provincia di Caltanissetta, somministrati, sono circa 137mila: quasi 72mila alle donne e quasi 65mila agli uomini. Questo il numero complessivo, aggiornato agli inizi di giugno.
I vaccini somministrati, nel Nisseno, sono stati, in tutto, 136.723. Di questi, 92.360 sono prime dosi e la restante parte – 44.363 – sono ovviamente seconde dosi. Sono i numeri contenuti nel dossier dell’Asp nissena. Poco più di 37mila iniezioni sono state effettuate a Caltanissetta, tra prima e seconda dose. Gela vanta quasi 29mila inoculazioni. A San Cataldo sono stati somministrati più di tredicimila vaccini.
A Niscemi sono state somministrate poco più di ottomila vaccinazioni. A Mussomeli, circa 6.500 vaccini. A Riesi ben 4.277 vaccini. A Serradifalco, inoculate 2.383 prime dosi e 1.168 seconde dosi per un totale di 3.551 vaccini (percentualmente significa: 41,6% prima dose, 20,39% seconda dose).
A Sommatino, in tutto, somministrate 3.734 dosi. A Santa Caterina Villarmosa, inoculate 2.234 prime dosi e 743 seconde dosi (totale di 2.977). A Mazzarino, per concludere questa carrellata di numeri più importanti, sono stati somministrati complessivamente 3.683 vaccini.
La tipologia 20-29 anni ha avuto, in tutto, 6.553 inoculazioni; l’età 30-39 anni ben 7.782. Ed ancora: 17.454 iniezioni sono state effettuate alla fascia d’età 40-49 anni. La fascia 50-59 anni ha ricevuto, in tutto, tra prima e seconda dose 28.581 vaccini. Il segmento anagrafico 60-69 anni ha ricevuto 27.683 inoculazioni. E infine: 24.292 iniezioni per la categoria 70-79 anni e 19.463 per la fascia 80-89 anni. Una curiosità: agli over 90 – tra prima e seconda dose – somministrati 3.862 vaccini (di cui 2.114 prima dose). Per sesso: le femmine hanno ricevuto 48.752 vaccini in prima dose e 23.070 in seconda dose (totale di 71.822); i maschi: 43.608 prima dose e 21.293 seconda dose (complessivamente 64.901).
Non lasciamo niente al caso. Questa pandemia ha lasciato segni profondi. Rimoduliamo e sogniamo questa nuova consapevolezza che cambi le nostre coscienze.
MICHELE BRUCCHERI
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