Il Movimento Terra è Vita, nell’incontro con la Segreteria Tecnica, riguardo la riduzione dei fondi dello Sviluppo Rurale (Fondo FEARS) per gli anni 2021 e 2022, destinati dall’unione Europea alla Sicilia e alle Regioni del Sud, ha riproposto il proprio veto: non si passa!!!
“Siamo pronti al dialogo e a collaborare ma la conditio sine qua non è che si riparta lasciando invariato il 2021 e che si riveda anche il Primo Pilastro, di totale appannaggio delle Regioni del Nord. Se ciò non dovesse avvenire, metteremo in campo tutte quelle azioni mirate affinché il piano di ripartizione, proposto dal Ministro Patuanelli, venga bloccato”.
Dal Ministero abbiamo avuto rassicurazioni che stanno preparando un piano per recuperare le somme, che andremmo a perdere con la riduzione dei fondi a noi destinati. Per farla breve, il Ministro aumenta i fondi strutturali al Nord e alla Sicilia e alle Regioni del Sud, il mal tolto, lo compensa con “una tantum” recuperato da altri Capitoli.
La nostra risposta è stata perentoria: no, non si passa!!! “Non capiamo perché ci vengono tolti i fondi strutturali portandoli al Nord e poi veniamo compensati con altre risorse”. Alla nostra richiesta di chiarimento, sul comportamento illogico e penalizzante adottato nei confronti della Sicilia e delle Regioni del Sud, è seguito un lungo ed imbarazzante silenzio da parte loro.
Abbiamo, più volte, evidenziato che il piano di riparto è in palese e totale contrasto con la norma Europea, in quanto non è in linea con la volontà, con la quale l’Europa ha assegnato i fondi all’Italia.
“Il Secondo Pilastro della Politica Agricola Comunitaria, lo Sviluppo Rurale, è uno strumento che ha lo scopo di mantenere vitali le aree agricole e rurali svantaggiate per far fronte all’ampia gamma di sfide di carattere economico, ambientale e sociale”. Il Ministro Patuanelli che fa? Ne stravolge il fine ed arbitrariamente, con l’aiuto dei Deputati del Nord, propone che i soldi destinati all’agricoltura per le aree svantaggiate del Paese vengano destinati alle aziende produttivistiche del modello agricolo emiliano lombardo veneto dove già incassano, sul Primo Pilastro, più di 800 euro ad ettaro contro i 250 euro di un agricoltore siciliano.
Non vorremmo che il Ministro Patuanelli passasse alla storia come il leggendario “Robin Hood al contrario”, capovolgendo totalmente le gesta dell’eroico personaggio, togliesse ai poveri per dare ai ricchi. Abbiamo concordato che invieremo una relazione della nostra proposta e dallo stesso ci aspettiamo una risposta scritta e dettagliata.
Al termine della conversazione, abbiamo invitato il Ministro a venire in Sicilia per avere un confronto chiaro e franco con gli Agricoltori e le Istituzioni Siciliane. L’Assessore all’ Agricoltura, Toni Scilla e il Direttore Generale, Dario Cartabellotta, in totale dissenso sulla proposta ministeriale del 23 marzo scorso, alla Conferenza Stato-Regioni, insieme a noi, di Terra è Vita, sono in prima linea, fin dalla prima ora, a difesa di un diritto che vorrebbero negarci e brutalmente strapparci.
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