AMICI

In un angolo di Napoli c’è una realtà in crescita che dona speranza e amore a ragazzi e alle loro famiglie. È nata l’Associazione “Amici di Gabry”, fortemente voluta e finalmente fondata da Grazia Tichetti.

La signora è la madre di Gabriele, un ragazzo bello come il sole, un angelo che vive nel suo mondo meraviglioso lontano dalla realtà quotidiana. Grazia si dedica a suo figlio, che oggi ha 26 anni, con forza, determinazione, amore e passione. Ha acquistato e attrezzato un ampio locale in via Giustiniano 76/78, dove organizza laboratori con educatori e specialisti.

Questi laboratori sono pensati per accogliere, educare, formare e offrire spazi a tutti i ragazzi che hanno bisogno di svolgere attività formative, riabilitative e soprattutto relazionali.

L’Associazione, attualmente composta dai genitori Marianna, Lina, Teresa, Francesca, Domenico e Salvatore, riceve l’apporto della dottoressa Teresa Mosca, che fa da supervisore, di Giulia Dolce, terapista e di Pasquale Barbato, terapista e istruttore del Pallacanestro Casalnuovo.

È aperta a chiunque voglia unirsi a questa nobile iniziativa. Come afferma la signora Tichetti: “la mia richiesta è di avere genitori con noi, grazie.” Si tratta di una iniziativa importante che merita di essere conosciuta e diffusa attraverso tutti i mezzi, compreso il passaparola.

Gli alunni con disabilità ricevono sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori. Ma vi siete mai chiesti cosa succede dopo il diploma o la licenza liceale. Alcuni, dopo aver intrapreso percorsi di formazione idonei che li hanno aiutati a imparare un mestiere, riescono ad entrare nel mondo del lavoro. Molti altri, però, restano in casa, allontanandosi progressivamente dai contesti sociali. Questo è fonte di grande preoccupazione per i genitori che, con l’avanzare dell’età, perdono forza e speranza, temendo per il futuro dei loro figli.

AMICI
Gabriele

L’Associazione “Amici di Gabry” diventa, quindi, uno spazio essenziale che gratifica e stimola i ragazzi, e allo stesso tempo unisce i genitori che vivono problematiche simili. Insieme si costruisce un cammino, si va avanti, nascono idee e progetti.

Grazie a questa realtà, i ragazzi non sono più soli, la loro autostima cresce e anche i genitori sanno di poter contare su un solido scambio sociale e culturale.

DANIELA VELLANI

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