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Daniela Vellani

Daniela Vellani ha, di recente, pubblicato un nuovo libro. Una guida insolita che racconta ben otto località. “I borghi del mistero” (Guida narrativa ai luoghi leggendari d’Italia) è un progetto editoriale non solo intrigante ma soprattutto innovativo. Con una formula originale e interessante.

Ci farà scoprire luoghi suggestivi attraverso “un pizzico di fantasia, una manciata di curiosità, un sorso di cronaca, una cucchiaiata di suspense…”. Sono storie, aneddoti, curiosità. Tutto scritto con arguzia ed eleganza.

Daniela Vellani, napoletana, con una ricca e pregevole esperienza di docente di materie letterarie nella scuola media statale, ha pubblicato – nel tempo – varie pubblicazioni. Riscuotendo sempre un grande e meritato successo. Giornalista pubblicista, collabora con diverse testate online (anche con La Voce del Nisseno). Oggi, questa nostra intervista, la pubblichiamo non solo nel nostro sito, ma anche su Radio Rcs Sicilia. Per far conoscere una penna raffinata, un’autrice brillante e tenace, ma principalmente una donna straordinaria e lungimirante. Appunto, Daniela Vellani.

“I borghi del mistero” (Guida narrativa ai luoghi leggendari d’Italia) è il tuo ultimo libro pubblicato, pochi giorni fa. So che è un volume insolito. Ce lo spieghi?

“I borghi del mistero” (Homo Scrivens ed.) è una guida insolita delle seguenti otto località: Ortisei, Ivrea, Napoli, Procida, Baselice, San Nicola Arcella, Bomarzo e Costa Paradiso. Per ciascuna località c’è un proverbio, una mini-guida turistica, una illustrazione, un racconto misterioso (surreale, gotico, immaginario, onirico, paranormale), un angolo della poesia con versi ispirati alla luna, un angolo della ricetta con una specialità gastronomica con ingredienti del posto, e un angolo della musica con consigli di ascolto di brani di svariati generi e collegati al racconto  folkloristicamente, per citazioni nella trama o per le atmosfere (ci sono anche quattro QR code con cui è possibile accedere su YouTube per ascoltare composizioni tratte dall’album “Barche alla Marina” di Maria Grazia Ritrovato).

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La copertina del libro

Interessante, Daniela.

Vi riporto la prefazione:Se desiderate scoprire luoghi con un pizzico di fantasia, una manciata di curiosità, un sorso di cronaca, una cucchiaiata di suspense e siete affamati di storie, aneddoti e curiosità, questa è la guida insolita che fa per voi! Vi accompagnerà in un viaggio immaginario, surreale e, perché no, anche reale e autentico, in posti interessanti, piccoli e grandi, noti e meno noti, da scoprire, conoscere e osservare in modo inusuale e particolare. San Nicola Arcella, Baselice, Napoli, Ortisei, Ivrea, Procida, il Parco dei Mostri di Bomarzo e Costa Paradiso sono i luoghi dove, con realtà e tanta fantasia, ci recheremo e lo faremo attraverso diversi mezzi: racconti, versi, ricette, illustrazioni e mini-guide. Saremo assieme alla luna che, nelle sue varie fasi, sarà la suggestiva compagna di viaggio dell’intero percorso con la sua malia e la sua aura di mistero. Buon viaggio a tutti voi, amici lettori!”.

Qual è, diciamo, il borgo più intrigante che ci consigli di visitare?

Ogni borgo ha una sua peculiarità e ognuno si presenta intrigante e affascinante: dalla città al borgo medievale, dalla montagna al mare, dalla collina alla campagna. Ce n’è per tutti i gusti. Ortisei presenta dei paesaggi meravigliosi in ogni stagione. È il posto ideale per chi ama sciare, fare lunghe passeggiate nei boschi, mangiare bene, fare shopping e partecipare a svariati eventi culturali, folkloristici e gastronomici.

C’è Ivrea…
Ivrea è una città interessante e storica. Il suo Carnevale è imperdibile e nei dintorni si possono fare escursioni di ogni tipo. Napoli è Napoli… sono di parte! Procida… è stata capitale della cultura nel 2022 e… ho detto tutto! Baselice, in provincia di Benevento, è un luogo ameno, in cui ci si rilassa, si mangia bene, si fanno passeggiate nelle campagne che la circondano o nel dedalo di vicoletti profumati di cibo buono e genuino.

Poi c’è San Nicola Arcella…
San Nicola Arcella, in provincia di Cosenza, è una perla del Tirreno. Arroccata su un colle che si affaccia sul mare, presenta panorami mozzafiato e un centro storico tutto da scoprire, per non parlare dell’Arco Magno. Bomarzo è l’occasione non solo per scoprire il parco dei Mostri, ma anche per visitare la Tuscia e assaggiare piatti stuzzicanti.

Ed infine, Costa Paradiso in Sardegna…

Costa Paradiso in Sardegna è veramente un posto magico dove la natura offre il meglio: mare incontaminato, colori, profumi, notti stellate più stellate di quelle di Van Gogh.

Nel libro vi sono versi, ricette, illustrazioni… Sono piccoli-grandi tasselli per farci conoscere meglio i tuoi posti. Tutto ciò richiede pazienza e un lungo lavoro di ricerca. Sei soddisfatta o avresti voluto inserire altro?

È stato un certosino lavoro di ricerca, fantasia e creatività, documentazione, sperimentazione, ascolto di brani musicali. La scelta dei luoghi è nata dalla mia conoscenza del posto per poter meglio ambientare le storie. Sono soddisfatta, ma avrei voluto descrivere tanti altri borghi e regioni. L’Italia è meravigliosa e non bastano centinaia di vite per poterla conoscere tutta.
Spero in futuro di proseguire con questa tipologia di lavoro e soffermarmi su altre regioni.

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Daniela Vellani

Ci doni una poesia del libro e una ricetta, per nutrire spirito e, magari, stomaco… dopo aver preparato la pietanza?!

Certo! Per ogni sezione c’è una poesia, ciascuna ispirata alla luna. Ti propongo la prima, quella che introduce il libro:
Ode alla luna

Avvolta in un guanto di nubi,

spunta tra i tetti e tra i monti,

tra fronde odorose e danzanti,

sul mare notturno e increspato.

 

Ecco la luna

s’adagia su sogni e pensieri,

ne sfiora la mente assopita,

risveglia ricordi nascosti,

rievoca storie passate.

 

Ecco la luna

uno sprazzo di vita,

silente tra passi argentati,

che sparge in borghi e città

speranze, illusioni e risposte.

E per la ricetta?

Per quanto riguarda la ricetta, ne scelgo una a caso: Tubettini e patate con ’nduja e caciocavallo silano. Se volete preparare un piatto che fa sentire l’energia piccante della Calabria, questo è quello che fa per voi: semplice, gustoso, stuzzicante e soprattutto forte! È un piatto accattivante e, ma sì, anche ammaliante. Il profumo inebria, fa pensare a qualcosa di dolce e delizioso in cui tuffarsi con le papille gustative, a quando si porta alla bocca un generoso boccone, ecco la sorpresa: il piccante inaspettato! Inizialmente intontisce, e per mandarlo giù si rende necessario un abbondante sorso di Cirò, ma, una volta superata la sorpresa, si divora con gusto e piacere, fino a chiedere più di un bis.

Interessante, intrigante…: quali sono i segreti?

Quali sono i segreti di questo piatto? La pasta, l’olio extravergine di oliva, la ’nduja di Spilinga, la migliore della Calabria, il caciocavallo silano e l’onnipresente re dei piatti della regione: il peperoncino. Picca di qua e picca di là, il piatto è piacevolmente esplosivo. E veniamo al procedimento! In una casseruola versate quattro cucchiai di olio extravergine di oliva, un peperoncino e tre cucchiai di ’nduja da stemperare, volendo anche una cipolla di Tropea finemente affettata. Dopo qualche minuto, aggiungete quattro patate medie tagliate a cubetti e fatele soffriggere per alcuni minuti. Copritele di acqua e fate cuocere per una ventina di minuti.

E a conclusione?

Aggiungete, quindi, la pasta e risottatela con piccole quantità di brodo o di acqua man mano che la cottura lo richiede. Aggiustate di sale. A cottura ultimata unite il caciocavallo a dadini e mescolate bene. Versate la pasta in tegamini di terracotta che volendo potete gratinare in forno per alcuni minuti. Potrete gustare la pietanza assieme a un Cirò rosso o, se si preferisce il vino bianco, a un Pecorello freddo. Ma non vi dico le quantità degli ingredienti… le scoprirete leggendo!

Solitamente presenti i tuoi libri. Cosa è stato fatto, ad oggi? E cosa bolle in pentola? Ci sono altri incontri?

C’è stata un’anteprima di presentazione il mese scorso presso la sede della casa editrice a Napoli, Homo Scrivens e approfitto per ringraziare Aldo Putignano, il direttore, per la fiducia e la disponibilità. Qualcosa bolle in pentola. Si stanno programmando presentazioni in alcuni borghi del libro e naturalmente se ne organizzeranno diverse a Napoli.

“Alcune strade portano più a un destino che a una destinazione” (Jules Verne). Inizi il libro con questa meravigliosa citazione. Ci illustri meglio questo tuo” sentire”?

Mi sembrava la citazione giusta per introdurre un libro intriso di “destini”, “casualità che non sono casualità”, situazioni misteriosamente surreali e paranormali.

Tu sei una tenace operatrice culturale. Vulcanica e perennemente in prima linea. Alla luce della tua lunga esperienza, qual è il bilancio?

La mia passione per le novità, la ricerca, la fantasia, la sperimentazione è irrefrenabile e la scrittura mi consente di esprimermi e “viaggiare” in mondi e linguaggi diversi.

Una radiografia generale, prima. Ora però una breve sintesi della tua esperienza di autrice. Qual è il tuo personale bilancio, inteso umanamente, in primis, ma anche culturalmente ed editorialmente?

Bilanci non riesco a farne. Quando termino un’opera mi fiondo subito in un nuovo progetto. Le esperienze culturali, personali ed editoriali sono per me alimento della mente, crescita e scoperta.

A parte il tuo libro, quale consiglieresti sotto all’ombrellone?

Il mio penultimo libro “Che peccato!”. Scherzo, però… Recentemente ho letto l’ultimo romanzo di Ciro Pinto “Ti credo” che consiglio vivamente.

Infine, mi piacerebbe che tu ci regalassi un messaggio. Lo fai questo dono ai nostri lettori digitali?

Leggete, leggete, leggete! Qualsiasi cosa, dal saggio alla poesia, dal romanzo al racconto, dal fumetto alla graphic Novel, dal giornale alla ricetta. La lettura fa viaggiare, è una ginnastica della mente, migliora l’intelligenza e le capacità di scelta, è un inno alla libertà!

MICHELE BRUCCHERI 

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