Leoluca Orlando, ex sindaco di Palermo e capolista Avs (Alleanza Verdi e Sinistra), è stato eletto al Parlamento europeo. In una nota inviata alla nostra redazione dai deputati nazionali Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si legge: “Alla luce delle proclamazioni avvenute e delle decisioni assunte dai candidati plurieletti, comunichiamo che i/le sei eletti/e al Parlamento europeo sono: Ilaria Salis, Mimmo Lucano, Ignazio Marino, Cristina Guarda, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi”.
“A loro vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro e di portare le istanze della giustizia sociale, climatica e della pace del programma dell’Alleanza Verdi e Sinistra nel Parlamento Europeo”, conclude il breve comunicato stampa.
Leoluca Orlando, classe 1947, vanta una biografia politica e culturale di notevole pregio. Forte è stata la sua opposizione alla mafia. Venne eletto sindaco di Palermo, per la prima volta, nel 1985. Rimase in carica sino al 1990. Tre anni dopo, nel 1993, primo anno dell’elezione diretta dei sindaci torna a guidare il Comune e verrà rieletto nella tornata elettorale successiva, sino al 2000.
Nel dicembre infatti si dimise per candidarsi alle elezioni regionali del giugno 2001. È stato poi rieletto sindaco per altri due mandati consecutivi (dal 2012 al 2022). Complessivamente, un quarto di secolo da capo dell’Amministrazione municipale di Palermo (ben ventidue anni).
È stato parlamentare regionale e nazionale. Ed europarlamentare. Fondò il movimento politico per la democrazia La Rete. È stato anche coordinatore nazionale di Italia dei Valori. È laureato in Giurisprudenza. Avvocato, è stato anche docente universitario di Diritto pubblico all’Università degli Studi di Palermo.
La sua è una lunga e prestigiosa carriera politica. Quindi è uno dei sei neo europarlamentari di Avs. Ho avuto la gioia di rivederlo lo scorso anno, a Roma, presso la sede del Coni (avevo appena ricevuto un importante premio giornalistico). In passato, avevo avuto modo di intervistarlo diverse volte. Farà valere, dunque, la sua preziosa esperienza e sua conclamata competenza in Europa. E poi, essendo anche poliglotta, avrà modo di farsi comprendere meglio! Buon lavoro, caro amico mio!
MICHELE BRUCCHERI
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