Taormina non solo si è trasformata in agorà di letteratura, arte e scienza, ma in reality del pensiero a seguito delle campagne elettorali europee.
Il Festival nasce dodici anni fa, presieduto ed ideato da Antonella Ferrara, accogliendo la vocazione letteraria, il festival s’incardina in un calendario di scrittori autorevoli, artisti, filosofi, scienziati e quest’anno vicini alla conclusione delle campagne elettorali europee 2024 anche di politici. In suggestive location come solo Taormina sa mischiare in luogo, anima e spazio della cultura e dell’arte.
Quest’anno il tema è stato dedicato a quello dell’Identità, una full immersion dal 20 al 24 giugno.
Il Taobuk Award ha avuto ospiti internazionali come Jon Fosse, teso al significato dell’esistenza. Jonathan Safran Foer ha approfondito la sua ricerca laddove la pacificazione si raggiunge con il tentativo di tenere assieme il vissuto del nucleo. Yasmina Reza, drammaturga e sceneggiatrice, capace di esplorare le condizioni umane senza censure. L’artista Marina Abramovic, per la sua performing art.
Il programma si è svolto tra dinamiche del presente ed il microcosmo individuale, per incontrare una, nessuna, centomila identità: personale, nazionale, politica, sociale, multipla, onnicomprensiva e religiosa.
Si è parlato di Identità Digitale, legalità e sicurezza. Esprimo la mia opinione sul vero libro reality del Festival sull’Identità così come dà spettacolo al teatro Greco di Taormina, in Italia come in vari Paesi Europei e negli Stati Uniti, la democrazia sta cambiando.
I Governi hanno inseguito e conseguito consensi immediati e facili, accantonando problemi e rinviando scelte impegnative. Per i cittadini o il Popolo occorre arginare e respingere una politica non seria fatta da politici che non sono disponibili ad accettare di perdere le elezioni o la fine dei loro mandati, provocando altri errori non compatibili con le esigenze dei cittadini-elettori, a cui vengono modificate le loro scelte dentro la cabina elettorale, usando la loro Identità, consapevoli di poter divenire periferie di Stati totalitari, perdendo indipendenza, sicurezza, libertà, valori, Identità e benessere per le sfide del futuro e delle nostre società e prossime generazioni.
Come una missione di Pace divenuta una Guerra, ove a provocarla sono coloro che in Europa non vogliono essere schiavizzati da leggi che possono renderli autonomi.
My Friends, eccoci tornati! Quest’estate farà molto caldo, prepariamoci a soluzioni e sviluppiamo idee…
FELICIA ISABELLA BUTERA
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