Presentazione del libro “La sperta e la babba” di Giovanna Di Marco a Caltanissetta. È in calendario per venerdì 27 ottobre (ore 18.30) presso la libreria Ubik (via Kennedy, 9-11). Interverrà Salvatore Falzone.
“Dicono gli atlanti che la Sicilia è un’isola e sarà vero, gli atlanti sono libri d’onore. Si avrebbe però voglia di dubitarne, quando si pensa che al concetto di isola corrisponde solitamente un grumo compatto di razza e costumi, mentre qui tutto è dispari, mischiato, cangiante, come nel più ibrido dei continenti”, si legge nella nota stampa inviata a La Voce del Nisseno.
“Gesualdo Bufalino comincia così, con questo incipit, il suo Cento Sicilie. E continuando, fra le tante contraddizioni, osserva: Vi è una Sicilia ‘babba’, cioè mite, fino a sembrare stupida; una Sicilia ‘sperta’, cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode”.
Giovanna Di Marco, qui al suo esordio narrativo, in questo libro, ibrido fin nella struttura, racconta due storie con due registri linguistici e due ritmi.
Due storie ambientate tra la fine dell’800 e l’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso caratterizzate l’una da uno smaccato materialismo (ambientata a Caltanissetta) e l’altra, per contrasto, da una carica di idealismo (ambientata a Piana degli Albanesi). A incarnare queste visioni del mondo opposte, due donne: Lucia, furba e, a tratti, spietata; Concetta, che crede nel socialismo anche come appartenenza a un paese della comunità alloglotta arbëresh.
“Entrambe, seppur in modo diverso, condizioneranno e plasmeranno le esistenze dei loro cari – prosegue il comunicato –. Nell’incanto del racconto, Giovanna Di Marco ci mostra le infinite stratificazioni di una terra e del suo popolo e così anche le altre irraggiungibili Sicilie”.
Storico dell’Arte e docente di Lettere, Giovanna Di Marco (classe 1978) vive e lavora a Palermo.
MICHELE BRUCCHERI
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