Mai come in questo caso, l’uscita di un’opera a cui si è lavorato instancabilmente, provando sensazioni ed emozioni e ispirazioni legate all’affettività, è un momento unico e importante. Si tratta dell’ultimo lavoro della pianista Mariella Pandolfi “I passi di Zoe” “Il mio cane. Ogni giorno i suoi passi guidano i miei tra i sentieri della vita”.
I passi dell’amico fedele, tra musica bella, improvvisazioni, ritmi svariati, atmosfere diverse, fraseggi ammalianti, sound avvolgenti, diventano l’emblema di musica bella, evocativa e ispirata.
Questo disco è dedicato a un’anima bella, Giuseppe, compianto compagno di Mariella, la cui presenza vive in lei come un’energia positiva e una fonte di creazione di bellezza.
Registrato, missato e masterizzato da Massimiliano Pone (Godfather Studio), si è avvalso della presenza di eccellenze del panorama jazzistico nazionale, “grandi musicisti dal gran cuore”. Oltre alla Pandolfi, autrice di tutte le composizioni, infatti, hanno suonato Claudio Cardito, al sax tenore, sax soprano, flauto e… accordi strani, Massimo Mercogliano al basso, Dario Guidobaldi alla batteria.
L’opera si apre con un’atmosfera ancestrale, resa particolarmente suggestiva dai fraseggi del flauto che si uniscono ai riecheggianti “passi” delle percussioni nel brano “Da lontano”. Dopo l’intro, in cui la brava pianista sembra chiamare da lontano il suo Zoe, le note del pianoforte cambiano ritmo e si sviluppano fluidamente nella bellissima melodia del tema, arricchita dall’intensa voce del sax di Claudio Cardito. Le improvvisazioni spaziano e mettono in evidenza le peculiarità di ciascun musicista.
Il brano successivo, intitolato “Failaninna”, evoca dolcissimi suoni dell’infanzia e si sviluppa con un ritmo snello e scorrevole, creando un cocktail di colori reso particolarmente gustoso dall’interplay del quartetto. Nel finale, una batteria particolarmente esplosiva accompagna una sequenza melodica che mette in risalto il virtuosismo di Dario Guidobaldi.
Raffinato e fascinoso grazie all’impronta del sax si presenta “Rubacuori”, un brano avvolgente che si apre a una danza di note che disegnano trame leggere che spingono in avanti la musica. Segue “D’istinto” dove gli strumenti dialogano con sonorità più lievi e gaie con un sound vellutato che descrive i “passi di Zoe” in un linguaggio adeguato e ricco di immagini.
“L’altalena” cambia completamente l’atmosfera con una parte introduttiva soft e delicata. Il contrabasso contribuisce a creare un clima mieloso e suadente, offrendo, prima al piano e poi al sax, una dimensione suggestiva su cui tessere le melodie, il tutto accompagnato da un ritmo discreto che dà voce a un brano bello ed emozionante.
L’ingresso saltellante del pianoforte nel brano successivo, intitolato “Come un folletto“, si adatta perfettamente al titolo. Il tema è una melodia dal colore musicale pacato, intenso e narrativo, che sfocia in un ritmo ben scandito e dai tratti swing.
La bella sequenza di brani si conclude con “I passi di Zoe”, che dà il nome all’opera. La musica invita quasi a una danza allegra col sorriso e la gaiezza, trasmettendo l’amore e la gioia che un essere innocente e pieno di affetto può donare, riempiendo gli spazi affettivi. La musica trasmette tutto ciò e comunica empaticamente l’ispirazione che l’ha generata.
Il disco è bello e si consiglia a chi ama la musica di qualità. Sulla copertina, curata graficamente da Daniela Monetti, c’è una tenera foto che ritrae Mariella e Zoe.
DANIELA VELLANI
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