È il giorno del ricordo, oggi. È il giorno per ricordare Raimondo Ruggieri, di San Cataldo. Era il maggio di nove anni addietro e all’età di appena 51 primavere si spense. Ricordarlo è farlo rivivere.
Maria Francesca Tona, nipote del compianto Raimondo Ruggieri, presidente dell’omonima associazione culturale (per esteso la denominazione completa è “Raimondo Ruggieri Art Company”), al microfono de La Voce del Nisseno lo ricorda, poeticamente e delicatamente: “Sono tanti, colorati e profumati, i cocci che mi portano da te – afferma –. Quella stanza, il colore di stoffe e pellame, l’odore di colla e cuoio. Tu sei seduto lì, a creare, a progettare. Ti guardo con occhi teneri e forse inconsapevoli e ti vedo gigante ai miei occhi di bambina… che disordine penso…”.
“Iniziava così una delle mie tante lettere: ‘in questi anni ho parlato di te come artista, ma stasera chiudo gli occhi e ritorno in quella stanza dove eri semplicemente un uomo… un uomo che spesso veniva deluso, non capito… giudicato. Un uomo che tante volte ho visto piangere di gioia per un successo meritato, di rabbia per la cattiveria di molti, di dolore per la paura di non farcela’”.
“Quei ‘Cocci’ di una straordinaria vita, tanti, unici che non me ne vogliano, ma non vanno dimenticati”, aggiunge. Si ferma e riprende, Maria Francesca Tona: “Questo è stato ed è lo scopo della Raimondo Ruggieri Art Company, ovvero ‘far vivere il ricordo’, raggiungere l’immortalità, lavoro che viene svolto con silenziosa abnegazione e con sacrificio perché si possa essere degni del nome che si porta, un nome importante che merita il ricordo, ogni omaggio fatto in questi anni è frutto solo di un grande amore senza nessuna competizione, ma solo ‘la volontà di esistere per continuare a fare esistere… per dare voce al Cielo’”.
Ovviamente, quando parla di Raimondo Ruggieri si emoziona oltremodo. I sentimenti sono travolgenti per questo straordinario artista (“lo rimarrà sempre”, mi dice Maria Francesca Tona). Un artista complesso e poliedrico che ha raggiunto l’eccellenza in ogni attività intrapresa, partecipando a numerose produzioni di spettacolo, collaborando con artisti di livello nazionale e internazionale.
È stato produttore, interprete, scenografo, presepista, artigiano, costumista, attore e regista. Sovente la stampa e le televisioni locali e nazionali hanno prestato interesse alle sue produzioni definendolo “uno dei personaggi più rappresentativi della cultura sancataldese e pilastro delle rappresentazioni pasquali”.
Il suo nome è legato all’associazione culturale “Quarta Parete” di cui è stato fondatore e presidente. Raimondo Ruggieri un uomo dalla salute cagionevole, dall’aspetto forse burbero e trasandato, sempre alla ricerca di nuovi spunti per dare lustro alla sua città, alle tradizioni e ai personaggi che ne avevano fatto la storia. Un uomo spesso insoddisfatto che celava nella battuta ironica il suo malumore e la sua sofferenza.
Nel libro “Servo di Scena” (come lui stesso si definiva) sono stati raccolti alcuni dei suoi pensieri, alcuni ricordi di persone a lui vicine e anche riflessioni di chi ha imparato ad apprezzare la sua vita e la sua arte, anche non avendolo conosciuto personalmente.
Ma tante sono ancora le iniziative in cantiere: la pubblicazione di “Fiori senza sole” (raccolta di suoi scritti) e un progetto filmico “Raimondo Ruggieri” in fase di lavorazione che verrà proiettato al pubblico a San Cataldo in occasione del 10 anniversario della dipartita (quindi il prossimo anno), al quale stanno lavorando tanti professionisti del settore e che ripercorrerà in maniera originale, le tappe fondamentali della sua vita.
Maria Francesca Tona, in questa giornata da non dimenticare, conclude: “Ho fatto una promessa… su quella lacrima che ho asciugato per l’ultima volta: farò ancora parlare di te… lo tengo stretto fra le dita questo filo colorato di azzurro che ci lega. Ci rincontreremo, lo so e sarà di 28”.
È il giorno del ricordo, oggi, domenica 28 maggio. È il giorno per ricordare, ancora una volta, Raimondo Ruggieri.
MICHELE BRUCCHERI
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