di MICHELE BRUCCHERI – L’INTRODUZIONE. Il nostro periodico d’informazione (monografia dedicata a Giampaolo Pansa) arricchirà la biblioteca comunale di Serradifalco. I giornali? Un tassello della nostra identità

Michele Bruccheri

Nulla è tanto arduo come scrivere di una “cosa” che si conosce troppo bene, perché non sai da dove cominciare… Riavvolgiamo il nastro dei ricordi. Diciotto anni fa nasceva questa “voce”: La Voce del Nisseno. Il periodico d’informazione da me fondato e diretto ancora oggi. È la storia dell’inizio di un sogno coltivato da tempo, intriso ovviamente di incertezze. Forse una follia. Un’avventura, comunque, da intraprendere. Un sogno da costruire, un sogno da realizzare. Un progetto realizzato, pur tra mille difficoltà, qualche insidia e molti sacrifici. Ci siamo e oggi festeggiamo con questa ennesima monografia che narra la nostra storia editoriale e culturale. Un brindisi a tutti noi, a tutti voi, cari lettori e inserzionisti che ci avete donato il vostro sostegno e la vostra fiducia. Cin cin. Il coraggio di osare premia sempre.

LA DEDICA. Nelle scorse settimane è morto un grande giornalista: Giampaolo Pansa. Un protagonista indiscusso dell’informazione in Italia. Per me, un vero e grande maestro. Dalla scrittura narrativa, avvolgente, di rara bellezza. Ho letto tutti i suoi libri e tutti i suoi articoli. La mia formazione parte anche da lì. La sua “voce” rimarrà eterna e dedicargli questo lavoro è, per me, giusto e doveroso.

IL PROGETTO. Questa monografia, dunque, racconta i primi diciotto anni del giornale. In maniera sobria e didascalica, cercando di riportare le tappe più importanti e salienti. Una narrazione semplice e chiara, speriamo esauriente. Arricchita da fotografie, le più significative. Raccontiamo le presentazioni, le monografie, gli incontri che hanno impreziosito questa Storia. Le interviste che sono perle del nostro faticoso e impegnativo lavoro. Per non dimenticare, anzi: per ricordare.

VOCI PREZIOSE. In questo progetto editoriale, vi sono “voci” preziose e importanti. Firma la prefazione Pasquale Petix, sociologo e docente universitario, editorialista del nostro giornale. A lui mi lega un’amicizia lunga e fraterna. Poi, ho chiesto ad alcune persone di mettere a nostra disposizione un po’ del loro inchiostro. Leggerete articoli che rendono ulteriormente ricco e bello questo lavoro monografico: Giuseppe Di Forti, presidente della Banca Sicana, amico personale e guida lungimirante dell’istituto di credito che da oltre un decennio sostiene i nostri progetti; Marianna La Barbera, cara amica e stimata collega di origine calabrese (Cosenza), professionista di enorme valore; Carmen Ingrao, poetessa e blogger, mia grande amica da una vita, di Montedoro ma che vive e lavora da anni ormai a Torino; Verdiana Morreale, laureata in Giurisprudenza, donna impegnata e combattiva su vari fronti nel sociale e in politica, che ha anche firmato un editoriale sul nostro giornale; Lisa Bernardini, giornalista e organizzatrice di eventi, di origine toscana e romana d’adozione, con la quale sovente condividiamo importanti progetti culturali; Daniela Vellani, infaticabile giornalista e docente napoletana, preziosa collaboratrice del nostro periodico d’informazione (versione online).

GLI AFORISMI E GLI SPONSOR. In copertina, come sempre nelle mie monografie, campeggia un aforisma, un chicco di saggezza. Ma anche all’interno, ogni pagina, avrà una frase celebre che rende ancora più affascinante il nostro supplemento. Citazioni famose e profonde per nutrire la nostra mente e il nostro cuore. E un caloroso ringraziamento va – oggi, solennemente e pubblicamente – agli sponsor, “benzina” per portare avanti i nostri ambiziosi progetti e che, scegliendoci, si trovano “sempre e per sempre” laddove batte la Storia.

Giampaolo Pansa

CONCLUSIONE. Questo organo di stampa vanta credenziali e referenze eccellenti. Ci siamo sempre conquistati il prestigio e l’autorevolezza sul campo. Chi ci conosce, sa che è così; chi non ci conosce, imparerà a conoscerci. Il giornalista non è quello che sa tutto, ma è quello che sa cercare. Un giornalista crea opinione. Questa descrizione ci rappresenta icasticamente. Concludo: il nostro periodico d’informazione arricchirà ufficialmente la biblioteca comunale di Serradifalco. I giornali devono fare emeroteca, non perché bisogna riempire un altro palmo di scaffale ma perché rappresentano un solido tassello della nostra identità. La Voce del Nisseno c’è e ci sarà. Ringrazio il sindaco Leonardo Burgio per la disponibilità nel patrocinare l’evento della presentazione della monografia.

Otto anni addietro, pubblicando la rivista sui 10 anni del nostro giornale, scrissi: «La comunicazione genera cultura e la cultura si trasmette mediante la comunicazione». Saremo una sentinella della democrazia. 

MICHELE BRUCCHERI  

 

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