LE AMICHE/1. Di Montedoro, blogger e poetessa, abita e vive a Torino. Dichiara: “Un ventaglio di protagonisti e accadimenti che costruiscono uno spaccato di Storia”
Conosco Michele Bruccheri dall’adolescenza. Arruolato nello staff della mitica RCS, Radio Nuova Rete di Serradifalco, fin dai primi anni ’80 ha messo al servizio della gente la sua comunicativa, intrattenendo con parole e musica i numerosi ascoltatori di una delle radio libere più conosciute nel Nisseno. Eravamo ancora molto lontani da Google e dai moderni mezzi che permettono a ogni informazione di viaggiare alla velocità della luce.
Risuona ancora nelle mie orecchie la sigla che apriva e chiudeva “Siddharta”, il suo celeberrimo programma. L’ipnotico brano di cui parlo è degli Art of Noise, “Moments in Love”. Indimenticabile pezzo del 1985 del gruppo anglosassone precursore del pop sperimentale.
Con il ricordo di questa musica evocativa voglio fare la mia dedica a Michele Bruccheri, nel compimento del 18° anno di vita del suo periodico d’informazione La Voce del Nisseno.
Come cita il profilo biografico che apre ogni copia del suo giornale, Michele Bruccheri non si è risparmiato nel corso della sua vita professionale. Nato dalla congenita facilità di parola e scrittura, mente brillante e curiosa, s’ingegna ben presto nel trasformare la sua vocazione in attività utile al sociale e ben presto in lavoro.
Giornalista iscritto all’Albo professionale della Sicilia, 51enne, ha dedicato la sua vita a “dare voce” ai fatti e alla gente del suo territorio, offrendo spazio a svariati aspetti, argomenti, persone ed artisti, siciliani e del panorama italiano.
Anche se ormai il mondo digitale è entrato nella nostra vita orientando le nostre relazioni e il nostro rapido approccio con la lettura e la notizia, mi piace pensare che, il gusto di sfogliare il giornale rimanga base del nostro desiderio di capire con attenzione quello che avviene e succede nel nostro distretto e nel nostro pianeta. Come faccio di tanto in tanto, ho tolto dalla scatola che le contiene e le conserva gelosamente, tutte le riviste che Michele Bruccheri ha pubblicato.
Toccare la carta, mi restituisce il peso della volontà di descrivere ciò che caratterizza un tessuto socio-culturale, che in definitiva è quello che ha fatto Michele nella sua carriera, approfondendo e sviscerando ogni tema o problematica legate a politica, religione, cultura, arte, salute, sport, spettacolo, giustizia, cronaca, tradizioni e quant’altro. In questi giornali ci sono tanti volti, tante storie. Personaggi famosi, emergenti e sconosciuti. Troppi, impossibile elencarli.
Sono tutti legati da un sottile filo conduttore che dà luce e dignità a ognuno. Un ventaglio di protagonisti e accadimenti, di eventi che costruiscono uno spaccato di Storia. Potrei scrivere all’infinito su Michele Bruccheri, non solo perché lo conosco professionalmente e ammiro il suo impegno e la sua tenacia nel portare avanti il suo discorso giornalistico anche quando gli ostacoli cercano di intralciare i suoi progetti, ma soprattutto perché è mio amico e conosco bene la sua cifra umana. Mi piace pensare che il meglio debba ancora venire. Ad Maiora!
CARMEN INGRAO