di CARMEN INGRAO – SERRADIFALCO. Targhe alla Memoria ad Aldo Lalumia e ad Andrea Maida, Targa alla Carriera a Sara Bellanca. Emozioni e grande partecipazione di pubblico (foto di TOTÒ BENFANTE)
Presentata, con grande successo, l’undicesima monografia a firma del nostro direttore Michele Bruccheri. “La Settimana Santa di Serradifalco” è stata dedicata ai Maestri Aldo Lalumia e Andrea Maida, morti prematuramente. E ai familiari è stata donata una Targa alla Memoria, tra ricordi e commozione. Una Targa alla Carriera, poi, è stata conferita a Sara Bellanca, per la sua longeva attività professionale. Su schermo gigante, presso la Sala della Comunità della parrocchia San Leonardo Abate, è stata proiettata la video-copertina, sulle note della mitica marcia funebre 72. “La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi”, frase di Cicerone, ha concluso il filmato. Michele Bruccheri ha ricordato “le due splendide persone della nostra comunità, Lalumia e Maida, ma anche l’importanza dell’evento che è un modo per raccontare il territorio”. Infatti, il supplemento monografico racconta la peculiare e suggestiva Settimana Santa di Serradifalco.
In una sala gremitissima, ha poi parlato l’arciprete Giovanni Galante, definito dall’autore “memoria storica”: “Grazie per questo incontro che ci fa costruire comunità. Michele Bruccheri è un professionista della penna, un maestro della penna. Sei stato e sei un genio. Il sogno è risposta ad una vocazione che spesso diventa missione come nel tuo caso. Grazie per il tuo raccontare il territorio, per il tuo valorizzare i talenti e per il tuo coltivare la memoria che viene trasmessa ai posteri. È opera non soltanto culturale, ma di promozione sociale”. “La cultura è vita di un popolo – ha concluso il sacerdote -, le processioni sono un camminare insieme nel nome della fede. Abbiamo bisogno di camminare insieme per coltivare storia e futuro”.
Nel dare la parola al presidente della Banca Sicana, Giuseppe Di Forti, Michele Bruccheri ha evidenziato: “È amico del territorio e delle nostre tradizioni che sostiene sempre. Questa monografia va raccontata al paese e ai forestieri”. “Sono molto legato a Serradifalco – le prime parole del presidente -. La vera libertà dell’uomo è nella cultura. Questi progetti sono importanti per la crescita sociale e culturale della comunità. Sosteniamo questi progetti che raccontano le tradizioni e consolidano i legami”.
“Siamo vicini alla comunità – ha terminato -, sosteniamo l’iniziativa di Michele Bruccheri che lascia una traccia importante per la crescita culturale di Serradifalco”.
“Siamo artigiani della memoria, tutti – ha sottolineato Bruccheri, presentatore dell’evento -. Grazie alla proficua sinergia che si crea tra i vari soggetti attivi presenti nel territorio. È sacrosanto e giusto ricordare i figli illustri della nostra comunità. Coltivare la memoria è anche ricordare questi figli. Tramite la memoria li facciamo rivivere”. Ed ha ringraziato i familiari dei due professionisti, presenti al meeting, ai quali è stata dedicata la monografia.
Pasquale Petix, firma autorevole de La Voce del Nisseno, sociologo e docente universitario, ha dichiarato: “L’iniziativa di Michele Bruccheri è lodevole. Non è la prima, né sarà l’ultima. Conosco la sua tenacia, di uomo e di giornalista. È un cittadino che ama il suo paese. E le sue tradizioni. Anche Lalumia e Maida amavano il loro paese. Erano impegnati nell’educazione musicale in favore delle nuove generazioni. Per far ricordare il nostro paese come il Paese della Musica. La Settimana Santa è certamente la festa più sentita, rappresenta il dramma più noto della Storia. Il dolore del Venerdì Santo e la speranza della Pasqua. Tra Sicilia e Spagna – ha tuonato il sociologo – c’è un legame speciale, un vincolo psicologico, rappresentato spesso da Leonardo Sciascia. Le comunità hanno la necessità di salvare le tradizioni. Nelle comunità dobbiamo trovare le persone che hanno il carisma delle tradizioni. Dare spazio alle persone lungimiranti. Capaci di illuminare il cammino della comunità”.
Michele Bruccheri, prima di leggere la postfazione del sindaco Leonardo Burgio, impedito all’ultimo momento ad esser presente come relatore, ha ringraziato il parterre “per questo sano profumo di memoria, per questo piacevole sapore del ricordo”. Lette le motivazioni, visualizzate su maxischermo, sono state consegnate le targhe. Dapprima, quella alla “carriera” a Sara Bellanca. Ha consegnato l’arciprete Galante. Poi quelle alla “memoria”: Pasquale Petix ha consegnato a Filippo Garofalo, nipote di Andrea Maida (“grazie per questa monografia, le tradizioni identificano una popolazione, vanno onorate e rispettate. Bisogna andare avanti e sono favorevole alle novità. Mio zio onorava le tradizioni e tutti ne siamo grati e orgogliosi”); il presidente Di Forti ha consegnato ad Angela Alì, moglie del compianto Aldo Lalumia che “era sempre per gli altri e per il suo paese”. Grandi emozioni, solenni ringraziamenti e, infine, un bagno di folla, prima della distribuzione della monografia.
CARMEN INGRAO