Si celebra oggi la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Questa ricorrenza è stata istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il sindacato del territorio si fa sentire. Ecco le loro “voci”.
“Come Cisl – afferma Emanuele Gallo, segretario generale Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna – confermiamo e rinnoviamo il nostro impegno nella lotta contro un odioso fenomeno che non accenna a diminuire. La cronaca quotidiana ci ricorda ogni giorno come questa sia una vera emergenza sociale. Secondo l’Istat, nel primo trimestre 2022, oltre il 61,4% delle vittime dichiara che le violenze vengono subite da anni, dato in crescita sia rispetto al precedente trimestre (56,7%), sia al corrispondente trimestre del 2021 (53,7%)”.
Emanuele Gallo infine conferma l’impegno di “non abbassare mai la guardia rimanendo impegnati, soprattutto dalle nostre parti, nella quotidiana opera di sensibilizzazione e vicinanza a tutte quelle donne che non hanno ancora trovato la forza per dire basta ad abusi e violenze”.
Rosanna Moncada, segretaria generale Cgil Caltanissetta: “La violenza contro le donne è una delle più diffuse forma di violazione dei diritti umani. Purtroppo è un fenomeno devastante e persistente che vive anche del silenzio delle vittime. In gran parte dei casi, la donna che denuncia risulta essere già stata oggetto di pregressi maltrattamenti, non segnalati per anni. La violenza, in tutte le sue forme, si radica e progredisce nella disuguaglianza e nella discriminazione che, nel caso delle donne, ed in particolare del Sud, viene acuita dalle scarse opportunità di lavoro che le vengono offerte”.
“La legislazione – conclude la dirigente sindacale – ha visto progressivamente crescere il numero di provvedimenti che inaspriscono le pene dei reati commessi sulle donne, ma nessuna legge potrà mai essere veramente efficace quanto la prevenzione, aspetto sul quale dobbiamo tutti veramente impegnarci”.
Salvatore Guttilla, segretario generale Uil Caltanissetta, sottolinea: “Lavorare sulla prevenzione è fondamentale per scongiurare il ripetersi di atti criminosi di genere che arrecano profondo dolore alle famiglie coinvolte. Prevenzione significa esortare le donne ad allontanarsi da potenziali minacce e denunciare, all’insorgere dei primi segnali di violenza, sia fisica, psicologica o economica, chi rappresenta una seria minaccia. Il silenzio è il maggior alleato del misfatto. Infine – dichiara – va scardinata la persistente convinzione che vede le donne come proprietà degli uomini. Questa patriarcale mentalità, che purtroppo continua a resistere anche dalle nostre parti, va contrastata e sconfitta”.
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