Endo… che? Conosciamo l’endometriosi. Nasce un progetto di prevenzione e informazione su una patologia poco conosciuta. A San Cataldo è stato dato il via per un progetto di sensibilizzazione per conoscere e prevenire l’endometriosi, una malattia cronica a eziopatogenesi multifattoriale, ancora non completamente chiarita.
Colpisce le donne, più frequentemente in età fertile. È una malattia ginecologica causata dalla presenza anomala ovvero dall’impianto di cellule endometriali normalmente presenti nella cavità uterina, in organi diversi dall’utero.
“Vogliamo dare voce alle donne che come noi stanno convivendo e combattendo con questa patologia definita invisibile”, afferma Marianna Guttilla, promotrice dell’iniziativa. “Quante volte ci siamo sentite dire: endo che?! e quante volte abbiamo provato con tutte le forze a cercare di dare risposte sufficienti a raccontare e descrivere la nostra patologia cronica e invalidante cercando le parole giuste che non hanno un manuale dati i diversi stadi della malattia e la diversa tipologia delle pazienti che ne sono affette e che richiedono approcci e trattamenti diversificati”.
“Illuminiamo di giallo abbagliante il buio della disinformazione, è tempo di unire le nostre forze e i nostri sorrisi! Ripartiamo da Noi”, conclude Marianna Guttilla.
Anche Josephine Sollami, pure lei promotrice di questa iniziativa ha espresso un messaggio solidale rivolto alle donne: “Io, come tante donne sancataldesi ne soffriamo da anni… È arrivato il momento di muoversi, diamo voce alle nostre emozioni… L’endometriosi è una malattia che colpisce noi donne. Ma colpisce anche le nostre relazioni: ogni piccolo gesto quotidiano può rappresentare un ostacolo e spesse volte le persone che ci circondano non riescono a comprendere ciò che viviamo”, continua.
Ed ancora: “Tenere per sé il proprio dolore non aiuterà a farci stare meglio, #restainascolto con il tuo corpo, circondati di persone positive disposte a restarti accanto anche nei momenti più difficili. Non sei sola”, conclude Josephine Sollami.
Claudio Lipari, sta supportando questa iniziativa tramite il gruppo “San Cataldo ripartiamo insieme” e afferma: “Il nostro è un progetto di solidarietà e di prevenzione di una patologia poco conosciuta, chiederemo il supporto dei medici e daremo voce ad ogni donna che sta convivendo con l’endometriosi. I problemi se affrontati insieme possono essere vissuti in maniera diversa”.
Nei prossimi giorni sarà pubblicata la locandina del primo incontro che si terrà a San Cataldo, rivolto a tutti e da qualsiasi città. La Voce del Nisseno (versione online) darà “voce” ai protagonisti di questo progetto assai importante per sensibilizzare più persone.
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