IL PERSONAGGIO. “Intendo essere custode dell’identità del territorio”, dichiara a La Voce del Nisseno. Ha lavorato anche al Tuscany Bay, al servizio del mitico Pino Daniele. È chef a Villa Isabella
Prestigiosa elezione per Salvatore Agnello. Di Serradifalco, trentenne, sposato, padre di due figli, è il nuovo presidente provinciale dell’associazione Cuochi di Caltanissetta. I 150 iscritti, unanimemente, hanno conferito questo importante incarico al giovane che, grato, onorato e soddisfatto, ha ringraziato. Ha in mente diversi progetti da portare avanti. E con l’entusiasmo che lo contraddistingue, di buona lena, è già operativo.
Intanto, a fine marzo e sino ai primi giorni di aprile sarà impegnato – in veste di presidente della Federazione Italiana Cuochi di Caltanissetta (il responsabile nazionale è Rocco Pozzuolo) – al congresso regionale. A ruota, seguirà il meeting nazionale di categoria, a Catania, dove porterà a nome dell’intera associazione nissena la sua nuova filosofia. Ovvero: valorizzare il territorio, le sue peculiarità gastronomiche.
Il suo percorso è semplice: dalla terra e dall’antica sapienza siciliana, vuole adeguatamente valorizzare i gloriosi prodotti della nobile tradizione verso un futuro gastronomico promettente e vincente. Vuole caparbiamente coniugare antico con innovazione, consentire sostanzialmente alla bocca le sensazioni olfattive che ritornano perfettamente e coerentemente, in piena armonia con i sapori suadenti delle migliori specialità del nostro territorio.
Ha esperienza da vendere, il giovane Salvatore Agnello. Benché trentenne, vanta una lunga attività. Da ben tre lustri – era appena quindicenne – è innamorato dei sapori e colori della nostra terra. Etoile da ragazzo, frequenta l’Accademia di cucina italiana. Già studente all’istituto professionale Alberghiero “Senatore Angelo Di Rocco”, si fa le ossa, come si suol dire, nei ristoranti stellati, in Italia e all’estero. Con vivo piacere ricorda Londra. I suoi sapori sono vere e proprie “sinfonie” di gusto. Una ricchezza gastronomica, nobile e gloriosa, al servizio del territorio.
Da qualche anno è lo stimato e apprezzato chef di Villa Isabella, a Caltanissetta, uno dei ristoranti più prestigiosi e rinomati in ambito regionale. Tra le sue esperienze lavorative, da segnalare – con una punta di orgoglio – quella presso la Maremma Toscana. Per due anni, al Tuscany Bay, al servizio del mitico e compianto Pino Daniele. La stampa, sovente, ne ha parlato.
Salvatore Agnello ama viaggiare. I suoi viaggi sono “carburante”. Nuovi luoghi e incontri per incrementare il suo bagaglio professionale e umano. Un cuoco professionista che non teme né la fatica e i sacrifici, né la creatività che stimola con la sua voglia di sperimentare sapori qualificanti e indimenticabili. Il suo punto di partenza e di arrivo, comunque, è sempre lo stesso: il nostro territorio. La sua cucina si basa principalmente sul territorio. Un’influenza che è percorso di vita, oltreché lavoro.
Una passione nata con la cucina della madre e della nonna. Ricorda nitidamente, con la memoria, ma anche i sapori e i profumi, l’atmosfera della sua adolescenza: durante la preparazione delle conserve di pomodoro, le caponate, i carciofi… Mentre elenca, al cronista viene l’acquolina in bocca! Lui è per una cucina sana.
Questo significa qualità nutrizionale, valorizzazione del prodotto locale, dare una mano concreta all’economia. “Sono per valorizzare i prodotti antichi – conclude -, perché rappresentano la nostra storia. Intendo essere custode dell’identità del territorio”.
Un recupero della memoria, dunque. Per tre anni, anche docente di Agro-alimentare e Ristorazione presso Euroform. Per lui, la materia prima va consumata nel territorio e nel periodo giusto. Lui, sapientemente, sa come esaltare il gusto, sa che la buona cucina dà una mano alla salute. E all’economia. Vuole creare una guida culinaria, per migliorare il settore, qualificando meglio gli operatori. Per quattro anni, sarà al timone dell’associazione (oltre a lui presidente, del direttivo vi fanno parte sei consiglieri, un segretario e un tesoriere). Il loro precipuo e ambizioso obiettivo è far crescere il territorio, dal punto di vista gastronomico. Una sfida importante, di notevole valore, per far crescere questo lembo di territorio. Le potenzialità, enormi, ce l’ha.
MICHELE BRUCCHERI