Domani a Caltanissetta, presso il locale “Punto G” di Piazza Grazia (Via Consultore Benintendi, 129), alle ore 19 si svolgerà il quarto appuntamento della manifestazione estiva denominata “Dialoghi d’Alchimia”, organizzata dall’omonima Associazione culturale.
L’evento prende spunto da una recente pubblicazione che ha visto la partecipazione di numerosi giovani stendenti e studiosi che frequentano il corso magistrale di Italianistica presso l’Università di Palermo. Argomento della pubblicazione il nome proprio, in tutte le sue caratteristiche legati all’identità e all’identificazione di uomini, oggetti e luoghi.
Ciascuno di noi ha un nome e cognome (spesso un soprannome), vive in un luogo, chiama il proprio cane attribuendogli un nome, frequenta dei locali culturali (cinema, teatri) o ludici (discoteche, luoghi di ritrovo) presso cui si reca indicandone il… nome. “Pensiamo al fastidio che ci dà sentire chiamare la nostra città – Caltanissetta – con una sola ‘s’, come se questo elemento mancante costituisse una sorta di offesa al luogo e alla sua storia identitaria”, si legge nella nota stampa.
L’onomastica, nella sua accezione estesa, si occupa dello studio di tutti i nomi propri, sia in prospettiva storica (etimologia, cambiamenti semantici e fonetici), sia in prospettiva sincronica (rapporti areali, convivenze sociali, strutture formali). L’obiettivo di questa branca scientifica è quello di individuare nel nome proprio una sorta di “biglietto da visita” in cui si espongono i connotati che ciascuna società ha progressivamente elaborato o rielaborato, facendo sì che da questi emergano elementi del ghenos o della autodefinizione ed eterodefinizione dei caratteri propri della persona/famiglia/comunità.
Il volume dal titolo “Nomi, cose, città (e contrade)” (a cura di Marina Castiglione, Marco Fragale, Pier Luigi J. Mannella) sarà illustrato da Selene Tumminelli e Elena Sofia Zaccone che vi hanno partecipato con un loro contributo: la prima ha indagato i menu delle pizzerie e delle pizze nissene, alla ricerca di specifiche connotazioni fantasiose o più standardizzate; la seconda ha svolto una ricerca a Roccapalumba sui soprannomi di persona e sul valore, scherzoso o necessario, che ciascuna comunità vi attribuisce.
I saggi rappresentano ben trenta comuni siciliani, con lavori sull’antroponimia popolare (Nomi), dodici interventi; sulla crematonimia e onomastica a scuola (Cose), quattro interventi; sull’odonimia e toponimia, popolare e ufficiale (Città e contrade), quattordici interventi. Tutti sono invitati a partecipare. Appuntamento culturale da non perdere.
LEGGI ANCHE: CALTANISSETTA, DACIA MARAINI: «LA LETTURA È FORMATIVA E CREA INTELLIGENZA»