Salvatore Guttilla riconfermato segretario responsabile territoriale della Uil Pensionati di Caltanissetta. Si è celebrato, ieri, il Congresso Area Vasta nel capoluogo nisseno, nella splendida sala “Gino Morici” della Banca Sicana (ex Palazzo delle Poste).
A presiedere l’assemblea è stato Vincenzo Mudaro, segretario generale CST Uil Enna e Caltanissetta. Ha coordinato efficacemente i lavori congressuali, che hanno registrato numerosi interventi. In primis, la relazione del segretario uscente Guttilla. Un’analisi puntuale e accurata.
Ha parlato dell’attuale periodo di grande instabilità internazionale, dal punto di vista economico e sociale, ma anche politico e militare (riferimento alla guerra in Ucraina). “Il mondo è completamente cambiato”, ha evidenziato accennando alla grave crisi pandemica ancora in corso.
“I nonni d’Italia – ha asserito – hanno pagato un prezzo altissimo durante questa pandemia”. Nonostante la furia del virus, tuttavia, gli anziani “sono le nostre radici, la nostra storia”. Per Guttilla, ancora, la solitudine è un dramma sociale e “l’Italia è un Paese che diventa ogni giorno più vecchio”.
Per lui, bisogna evitare di “cadere in un vortice di abbandono e di scoraggiamento”. È sostanzialmente necessario rivedere il quadro degli interventi sociali. C’è un forte impoverimento generazionale e la nostra Italia, ormai, è diventato “il Paese più vecchio dell’Unione Europea”. Ci vuole un cambio di passo.
“Mai è mancata la nostra disponibilità al confronto”, ha ammesso Guttilla. E poi: “Emerge con chiarezza l’esistenza di un problema di adeguatezza delle pensioni”. I pensionati, per il sindacalista della Uil, “continuano ad essere una categoria tartassata”. Definisce i nostri territori sempre più poveri e che bisogna separare la spesa assistenziale da quella previdenziale.
“Chiediamo interventi per il lavoro e per i giovani”, ha tuonato Guttilla. Senza i giovani, infatti, ci troveremmo in “un Paese senza futuro”. Ed ancora: “La solidarietà delle persone anziane nei confronti delle generazioni più giovani, dei figli e dei nipoti è una realtà del nostro Paese”, un altro importante passaggio della sua relazione. Senza i nonni e le nonne, “la nostra provincia sarebbe un territorio più povero e disgregato”.
Ha encomiato il lavoro dell’Ada provinciale, guidata da Cristina Alaimo: “Le iniziative sul territorio sono state molteplici, mettendo l’anziano al centro di ogni attività”. Tra gli altri ringraziamenti, da sottolineare quello ad Enza Difazio (Pari opportunità). “Non faremo mai un passo indietro su un fenomeno che ancora attanaglia la nostra società che è quello del femminicidio”, ha proseguito Guttilla.
“La Uilp di Caltanissetta, con questo congresso, si propone di consolidare ulteriormente la presenza nel territorio”, ha dichiarato ancora. Bisogna rafforzare i legami con tutti: cittadini, lavoratori, pensionati, giovani, donne, anziani.
Ha inoltre ringraziato Katya Maniglia e Giuseppe Vullo (componenti della segreteria uscente, riconfermati assieme al tesoriere Paolo Di Gregorio). Al termine, citando Gianni Rodari, si è commosso e l’assemblea ha abbracciato Salvatore Guttilla con un affettuoso applauso.
E allora, se è vero – come è vero – che i giovani corrono veloce, gli anziani sanno la strada e insieme raggiungono prima la meta, ecco che negli interventi di tutti emerge questa lucida e sana consapevolezza. Mudaro, nel ricordare che si fa sindacato se c’è passione, rammenta: ci vuole diritto alla cittadinanza e alle persone, sulla falsariga del sindacato dei cittadini disegnato nel 1985 da Giorgio Benvenuto.
Interviene il presidente Giuseppe Di Forti (Banca Sicana): noi siamo artigiani del credito, per noi è importante il capitale umano e oggi non è scontato. Mostra la targa che ha ricevuto a Milano, rappresentando la Sicilia, il volto buono della nostra terra: “Un orgoglio, questo premio, per tutti”.
Luisella Lionti (segretaria generale Uil Sicilia): “Stiamo combattendo due mostri imprevisti. Ovvero il Covid-19, invisibile, e la guerra… visibile in Ucraina”. Fa un’analisi approfondita sul mondo scolastico, sulle donne (“si sono sostituite al Welfare”), sulla sanità. Parla dei ritardi della digitalizzazione, che “la politica a volte ci ignora”. E poi: basta precari. Bisognerebbe mettere in sinergia offerta e domanda, aiutare i giovani nel realizzare ciò che sognano. Parla dell’economia già a terra, del caro bollette, del fatto che oggi non c’è nessuna idea di sviluppo per la Sicilia.
Cristina Alaimo, tra gli altri interventi (come ad esempio Giannone della Cgil e Montalbano della Cisl), parla dell’Ada nissena che guida da qualche anno: “C’è sintonia con la Uil, ora ci conoscono. Ora c’è sinergia con gli anziani, forniamo il servizio dello sportello socio-assistenziale e abbiamo avviato progetti di collaborazione con le scuole”.
Prima delle conclusioni affidate a Claudio Barone (segretario generale Uil Pensionati Sicilia), l’intervento breve e intenso di Giuseppe Vullo che parla di inclusione, libertà, sinergia di strategie, di pace sociale.
Barone, presentato come un pezzo di storia della Uil Sicilia, encomia il ruolo del sindacato che va alla conoscenza del territorio. “Uil Pensionati – dice – è nel territorio”. Bisogna essere tra la gente. Poi, un accenno all’Ada: prima era cenerentola, ora è diventata principessa. In merito alla sanità: non bisogna sprecare le risorse e “bisogna far sentire la nostra voce”.
MICHELE BRUCCHERI
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