“Diario di Quarantena”
Alessandra Fazio

“Diario di Quarantena” di Alessandra Fazio ci fa conoscere di più noi stessi. “Spero che questo libro riesca a far nascere profonde riflessioni su ciò che siamo”, dichiara la giovane avvocatessa di Mazara del Vallo al microfono de La Voce del Nisseno (versione online).

Alessandra Fazio, prossima ai 36 anni, è laureata in Giurisprudenza ed ama visceralmente la scrittura. In questo suo libro d’esordio racconta i 56 giorni “di quarantena che tutti, indistintamente, abbiamo vissuto”. Un libro che dà “voce” alle emozioni e alle riflessioni, un volume che ci esorta al coraggio di combattere.

Nel libro c’è anche un capitolo dedicato alla presa di coscienza di noi stessi. La sua scrittura, semplice ed efficace, è una sorta di risonanza magnetica alla nostra anima. “Diario di Quarantena” è un racconto fluido che ci insegna a non dar nulla per scontato, come sostiene l’autrice siciliana, “perché le cose possono cambiare all’improvviso”.

Ha in programma diverse presentazioni, appena la situazione legata al Covid-19 migliorerà. Intanto, con ritmo secco e televisivo, breve ma intenso, si racconta al nostro giornale e ai nostri lettori.

“Diario di Quarantena” è il tuo libro pubblicato lo scorso 20 febbraio, la data esatta – come due anni addietro – allorché venne individuato il primo caso di Coronavirus in Italia. Ce ne parli?

Il diario non è altro che la descrizione dei 56 giorni di quarantena che tutti, indistintamente, abbiamo vissuto; di emozione sensazioni che ciascuno di noi ha provato. La narrazione è accompagnata da riflessioni di diverso tipo, sia relative a ciò che è accaduto, sia ad altro.

“Diario di Quarantena”
La copertina del libro

Come è strutturato il libro?

Il libro è piuttosto semplice e scorrevole. È un diario, quindi dopo la nota introduttiva si passa direttamente alla suddivisione in giorni. Giorno 1, giorno 2, ecc…

Scrivere è stato, indubbiamente, terapeutico. Per vincere la paura, l’incertezza… Cosa ti ha insegnato veramente questa grave emergenza sanitaria, ancora in corso?

Mi ha insegnato che non dobbiamo dar nulla per scontato, perché le cose possono cambiare all’improvviso. In realtà, questa è una cosa che ho sempre pensato, ma dopo la pandemia diciamo che ci faccio ancora più caso. Bisogna dare valore ad ogni singola cosa che viviamo e che accade, agli affetti e a tutto ciò che ci sta attorno. La vita è imprevedibile e dinanzi ad eventi del genere, purtroppo, diventiamo impotenti e ci troviamo con le spalle al muro. Lì capiamo davvero quali sono le cose che contano.

Chi volesse acquistare il tuo libro, come deve muoversi?

Al momento è disponibile soltanto sul sito Ilmiolibro.it

Hai in programma qualche presentazione pubblica?

Sì, a breve. Più di una, in realtà.

Tu hai una formazione giuridica. Quanto ha influito nello scrivere il tuo diario dell’anima?

Non ha influito, semplicemente perché di tratta di due aspetti molto diversi, per me molto importanti. Sono due passioni che coltivo sin da piccola.

“Diario di Quarantena”
Alessandra Fazio

Al termine del tuo “Diario di Quarantena” hai incluso una poesia. Ce ne parli?

È una poesia che ho scritto a scopo di beneficenza, durante la pandemia. È stata edita una raccolta di poesie e, allora, ne ho inviato una.

So che è la tua opera d’esordio. Hai altri progetti editoriali in mente?

Sì. Spero di terminare quello in corso nel più breve tempo possibile. Poi ci sono altri progetti, che spero di riuscire a portare a termine.

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi. Quando hai scoperto l’interesse per la scrittura?

Da adolescente, quando avevo circa 12 anni. Ho sempre scritto, qualsiasi cosa. Poi, ad un certo punto, un blocco totale. Ho ripreso nel 2018, scrivendo per un paio di giornali locali. Ho anche collaborato alla redazione di alcuni testi importanti. E non mi sono più fermata.

Generalmente che libri leggi? Chi sono i tuoi scrittori prediletti?

In realtà, anche se paradossale, leggo poco. Preferisco scrivere piuttosto che leggere. Uno dei miei autori preferiti è Bukowski.

Parliamo un po’ di te. Quali aggettivi ti rappresentano?

Sono una persona molto solare, cerco di non abbattermi mai e di sorridere sempre. Sono molto attiva, non riesco a star ferma, ho sempre bisogno di fare qualcosa. Se ho uno scopo faccio qualsiasi cosa per raggiungerlo, provo sempre a realizzare ciò che desidero.

C’è un difetto che vorresti rimuovere dal tuo carattere?

Bella domanda. Forse il fatto di essere sempre disponibile, di andare oltre ciò che gli altri dicono o fanno. Per certi versi è un difetto, credo.

A quali valori credi ciecamente?

L’onestà e il rispetto prima di ogni cosa. La giustizia, la gratitudine e la dignità.

Quale messaggio intendi consegnare ai lettori digitali de “La Voce del Nisseno”?

Spero che questo libro riesca a far nascere profonde riflessioni su ciò che siamo, su ciò che è accaduto, su ogni cosa che accade e sul valore della stessa. Ma anche su ciò che davvero desideriamo e ciò che vogliamo realizzare.

MICHELE BRUCCHERI

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