vincenzo sorce
Don Vincenzo Sorce

“La strada traversa di Viale della Regione che (costeggiando l’ex caserma capitano Franco) dà accesso alla comunità Villa Ascione di Casa Rosetta sarà intitolata a don Vincenzo Sorce, benemerito fondatore dell’Associazione e di questa stessa comunità che da quasi quarant’anni opera per il recupero dalle dipendenze patologiche”.

Con una nota stampa, si apprende che l’intitolazione della strada è stata deliberata lunedì sera dalla giunta comunale di Caltanissetta. Infatti, ha accolto la proposta/richiesta avanzata recentemente al sindaco del capoluogo nisseno, Roberto Gambino, dall’attuale presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo.

La giunta municipale di Caltanissetta ha riconosciuto, nella deliberazione, l’opportunità di “dare riconoscimento all’illustre religioso Vincenzo Sorce” che, come si ricorderà, ha fondato nel 1985 l’associazione Casa Famiglia Rosetta, per l’aiuto, la cura, la riabilitazione di persone fragili, disabili, emarginate, “dipendenti patologiche da droga ed ha anche fondato un’associazione figlia in Brasile (città di Porto Velho, Rondonia) che opera pure per la riabilitazione di disabili e il trattamento delle tossicodipendenze ed, inoltre, una missione in Africa (città di Tanga, Tanzania), che accoglie bambini disabili o sieropositivi dalla nascita, orfani o in situazione di grave disagio familiare”, si legge nella nota stampa inviata alla nostra redazione.

Don Vincenzo Sorce, nato a Serradifalco nel 1944 e scomparso il 4 marzo 2019, è stato anche docente nella Facoltà teologica di Palermo e “benemerito testimone di solidarietà, di carità cristiana, di sostegno delle persone in difficoltà”.

Attualmente, Casa Rosetta opera con tredici strutture. Svolge anche un corso di laurea triennale per la formazione di educatori professionali. Ha a Caltanissetta il nucleo principale delle sue attività e costituisce pure una solida e rilevante opportunità di lavoro con i suoi 240 dipendenti.

vincenzo sorce
Don Vincenzo Sorce

La delibera di intitolazione della strada diventerà esecutiva, con l’apposizione di una targa toponomastica, appena la Prefettura darà il prescritto nulla osta e saranno compiuti gli ulteriori adempimenti amministrativi.

MICHELE BRUCCHERI

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